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La nascita del Museo

Nel diciottesimo secolo, il bacino fossilifero del Mercure divenne noto grazie all’importante lavoro del geologo padovano Alberto Fortis. Questa scoperta rivelò la presenza di lignite, un combustibile fossile largamente utilizzato nel corso del Novecento.

Uno dei siti paleontologici più significativi di questo bacino è quello situato in Contrada Calorie, a circa 2,5 km a nord-ovest da Rotonda.

Il Museo di Storia Naturale del Pollino viene istituito a seguito del ritrovamento di preziosi fossili di pachidermi preistorici, all'inizio degli anni '80, proprio in questa località, sulla riva sinistra del fiume Mercure.

Il museo è diventato poi un punto di riferimento per tutto il territorio del Sud e non solo. Questo grazie all’importanza e all’abbondanza dei reperti custoditi e per la varietà delle specie documentate.

La scoperta di un Elefante Antico

La scoperta di un Elefante Antico

Nel 1979, Mario Caldarelli rinviene i primi resti di mammiferi fossili nel piazzale davanti la sua abitazione, in particolare quelli di un ippopotamo.

Il 5 novembre 1982, pochi anni dopo quella rilevante scoperta, a pochi metri dai resti dell’ippopotamo, Caldarelli ritrova lo scheletro quasi del tutto completo di un Elefante Antico (Palaeoloxodon antiquus) e le segnala al Comune di Rotonda.

Dal 1985 al 1988, un gruppo di ricercatori si occupa degli scavi dello scheletro, poi esposto nel nostro museo. Di questo gruppo di esperti fanno parte il prof. Ernesto Cravero dell’Università Federico II di Napoli, il prof. Walter Landini dell’Università di Pisa e il dott. Vittorio Borselli del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze.

Il rinoceronte e l'ippopotamo

Negli anni ‘90, le ricerche sul campo proseguono grazie a un’équipe coordinata dal prof. Carmelo Petronio (Università La Sapienza, Roma) portando alla luce i resti di un rinoceronte (Stephanorhinus cf. S. Hundsheimensis).

Dal 2005 al 2007 il prof. Fabio Parenti (Istituto Italiano di Paleontologia Italiana) continua la campagna di scavo rinvenendo lo scheletro completo di Ippopotamo Antico (Hippopotamus Antiquus). Il rinoceronte e l'ippopotamo sono la testimonianza di una stratificazione archeologica ricca e articolata, che rende l'ambiente a noi circostante un territorio privilegiato.